Il divenire della critica
In questo manifesto - poi ripreso alcuni anni dopo in occasione della fondazione del Movimento spaziale milanese - Fontana auspicava l’avvento d’un
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Tornato in patria dopo la guerra, Fontana mise tosto in atto le sue teorie, creando, già nel 1947, un Ambiente spaziale nero che consisteva in una
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successive tendenze oggettuali. Dopo il periodo culminante nell’ambiente spaziale nero occorre prendere in considerazione le opere iniziate attorno al
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attorno e dopo gli anni sessanta. E per far solo qualche nome: gli OHO di Lubiana, il Grupo de los trece1 di Buenos Aires (facente parte dello
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genere di «pittura oggettuale» precorritrice delle successive correnti di «arte povera». Dopo di lui un altro artista che si venne affermando in quegli
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Anche Mario Nigro - già proveniente dalle file del Mac - dopo un lungo periodo di maturazione e dopo un pericoloso ma fugace bagno informale - doveva
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L’importanza di questo fenomeno mi sembra considerevole: per la prima volta dopo molti anni di assenteismo ideologico e proprio in un momento in cui
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, Stankiewicz, Turnbull, Kelly, Caro, Chillida, Haese, Malich, Paolozzi), e finalmente quelli nati dopo il 1925: Kolibal, Krasinski, Tinguely, Pfahler, Segal
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Spesso, nel caso di tali coacervi di brandelli meccanici, si tratta di relitti che dopo aver avuto una breve rianimazione plastica (una sorta di
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giustificazione nella facilità e rapidità delle comunicazioni tra i vari paesi. Oggi ci troviamo in un momento di ripensamento dopo le recenti avventure
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scena artistica dopo che i movimenti della pop art e dell’op (con i suoi addentellati cinetici e programmati) hanno raggiunto il loro punto di acme e di
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avvolta da piacevoli velami tonali, e che, dopo un soggiorno negli Usa, si è reso conto che era necessario compiere un taglio netto con quel genere
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, dopo una prima ancora incerta fase pop, ha, da alcuni anni, abbracciato una sua forma di linguaggio criptico e altamente metaforico basato soprattutto
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stilistica dopo le prime geniali scoperte dei Rauschenberg e dei Jasper Johns, ormai in parte passati ad altre iniziative artistiche (come del resto era
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, Heerich, Kampmann) abbondavano qui anche gli ormai «maestri» nonché gli epigoni dell’altra grande corrente figurativa: la pop art, che dopo la sua
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affermando è ad esempio il fatto che proprio l’artista più originale e più autonomo di questo gruppo torinese, Pistoletto, dopo aver con maggior dignità e
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Se, in definitiva, vogliamo trarre una conclusione dall’attività artistica degli ultimi mesi dopo la travagliata e fallimentare prova della Biennale
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Altri ambienti non privi di efficacia - sempre dopo quelli già noti e decisamente prestigiosi di Castellani, Bonalumi, Marotta - quello tenebroso
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negli Usa durante la prima guerra mondiale costituì un secondo apporto (dopo quello di cui abbiamo detto dell’«Armory Show») di potenti influssi
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Ma, dopo l’incerto periodo tra le due guerre - quando gli influssi europei ancora dominavano rinfocolati appunto dal massiccio apporto dei fuggiaschi
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Ricordo le annotazioni che ebbi a tracciare dopo un primo soggiorno a New York negli anni cinquanta. Era la prima volta che mi trovavo a confronto
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Dopo il trionfo e il rapido declino della pop art, l’America ebbe ancora il merito (o la colpa) di dar vita ad un’altra ondata di operazioni
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, gridarono allo scandalo: dopo aver accettato le diverse espressioni astratte, dal concretismo all’informale, dopo essersi trastullati con le «macchinette
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Ritengo che, tutto sommato, queste operazioni abbiano segnato un’importante svolta nell’indirizzo della nostra arte visuale. Infatti - dopo la
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Oggi, poi, dopo che tante - troppe - tracce sono state lasciate dai monumenti dell’età tecnologica, il ritorno a delle microtracce, di nuovo
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Oggi tale procedimento è divenuto estremamente familiare (dopo i primi esperimenti è stato usato ampiamente in Giappone, negli Usa, in Italia, dove
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qualsiasi informazione inserita nell’elaboratore può venir realizzata visualmente dopo che lo stesso avrà analizzato ed esplorato i dati che gli sono
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dell’establishment, soprattutto per una ragione: perché, per la prima volta dopo un lungo periodo dominato dall’arte astratta (e dal rifiuto
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Dunque: dopo la «gioire è l’objet» dei surrealisti, e dopo la ricca vicenda dei ready-made duchampiani e del loro rifiorire attraverso il pop
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surrealisteggianti), che la spettacolarità teatrale è sempre più scarsa di prodotti autentici (dopo gli importanti ma ormai scontati esperimenti dei vari
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tramandatici dall’antichità, che sono - dopo tutto - le opere d’arte di quelle popolazioni. Ed è bene riaffermarlo: se il pensiero filosofico d’un popolo
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Dopo i segni e le macchie, gli spazi vuoti e gli «intonaci», Antoni Tapies ci pone dinnanzi ad un altro problema, tipico di quest’ultima stagione
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La pittura di Rothko costituisce un limite (come a suo tempo quella di Mondrian) ma anche un inizio: l’inizio d’un nuovo tonalismo. Dopo cinquant
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Dopo aver esaminato personalità cosi significative come quelle di Wols, di Tobey, di Rothko, è difficile e forse superfluo affrontare partitamente le
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antipodi della pittura dai complicati spessori (Tapies), dagli impasti grevi, dalle lambiccature di smalti e vinavil. Rothko ha, per primo, dopo la profezia
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, incompresa e soprattutto incapace di fruttare ai suoi creatori (se non dopo morti), si è convertita in un audace gioco di borsa, in un mercato di merce
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pigmenti e di materie, il primo ad aver saputo rivalutare il colore «tonale» dopo l’eccesso di timbrismo della prima metà del cinquantennio). Ma, intendo
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Dopo il breve periodo dell’immediato dopoguerra, dove esperienze politiche avevano avuto la meglio su quelle più propriamente artistiche attraverso
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È vero bensì che spesso da un settore è facile trapassare ad altro e che lo stesso artista, dopo aver sperimentato le forme di arte «percettiva», è
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linee, le «tappe storiche» del movimento italiano. Dopo gli antecedenti del futurismo, è appena attorno al 1950 (con la fondazione a Milano del Mac
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postuma), può essere individuata nella più recente opera di Achille Perilli. L’ancora giovane pittore romano, dopo un lungo percorso sperimentale nel
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La grande cesura, estetica e critica - e poietica ovviamente - avvenne un po’ dopo, attorno agli anni sessanta, quando si assistette alla prima
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